Diana, come è andata la tua esperienza a #ItalianHiddenBeauties?
E’ sempre un piacere poter scoprire angoli nascosti e poco raccontati del nostro bellissimo paese.
Credo sinceramente che l’Italia sia la più bella al mondo e ne ho fatto un po’ una missione di vita
raccontarla, leggendo le prossime risposte capirete il perché
Il tuo turno ti ha vista all’opera nel pieno della stagione estiva. Qual è stato il tuo itinerario?
Questa estate l’ho vissuta un po’ senza programmi, lasciandomi trasportare dai desideri del momento.
Sono lavorativamente abituata a dover programmare costantemente voli, treni, spostamenti e itinerari.
Dopo più di 34 voli in un solo anno ( di cui molti intercontinentali) avevo semplicemente bisogno di staccare
la spina. Per queste motivazioni ho scelto una meta vicina per qualche giorno di mare e poi il profumo di
casa, Tivoli, una città d’arte tutta da scoprire. Spesso la vicinanza con Roma l’offusca molto, in pochi sanno
che ha origini più antiche de La Capitale.
Questa è un’ode alla mia città e a tutte le bellezze nascoste del nostro splendido paese.
Sei una studentessa di ingegneria e ti definisci una Lifestyle blogger. Raccontaci del tuo blog, The Spiral
D: cosa rappresenta per te?
Da principio volevo che il blog fosse una rappresentazione del mio microcosmo, proprio da qui la spirale,
rappresenta il centro dell’universo. In tal caso il mio universo, che inizia con la D di Diana.
Spesso, stando sui libri di storia dell’architettura (la mia laurea è specialistica in Ingegneria Edile-
Architettura) mi trovavo a leggere righe e righe di opere architettoniche impossibile da rintracciare online.
Da qui l’idea di unire le mia passione per la moda con la ricerca costante di luoghi segreti ed incredibili da
mostrare. Probabilmente è stata un’attitudine personale verso l’estetica, sviluppata poi all’ennesima
potenza tramite il percorso universitario, quella che mi ha portato a cercare costantemente un’evoluzione
fotografica. Sono una cacciatrice di bellezza, forse ce l’avevo insito dalla nascita, il mio nome deriva da
Diana, dea della caccia.
Parliamo dello zaino. Come è andata con la attrezzatura Alpha?
Sono un’affezionata delle Sony Alpha già da un po’, per cui è stato un vero piacere poter far parte della
staffetta Sony e sperimentare nuove macchine e obiettivi. Purtroppo non ho potuto testare parte
dell’attrezzatura per motivi tecnici, ma qualche granello di polvere sul sensore è giustificato dopo tutta la
strada percorsa. Per cui ho avuto modo di provare soltanto la Sony Alpha 7SII e un 85mm, un 50mm con
lente Zeiss ( la volevo provare da un secolo) e un 28-70 con apertura massima del diaframma a 2.8.
In aggiunta alla mia compagna di viaggio da tempo: la Sony Alpha A7MII
Divento sempre più soddisfatta dei risultati ottenibili con le Alpha.
Quali potenzialità hai riscontrato?
Non mi stancherò mai di consigliare le macchine Sony Alpha a tutti i moltissimi lettori che mi chiedono
consigli fotografici e quale macchina comprare.
Certo dipende sempre dalle esigenze personali ma la versatilità e qualità di queste macchine è imbattibile.
La più grande potenzialità è per me la possibilità di avere una full frame ( quindi prestazioni fotografiche
ottime) con il peso ridotto di una mirrorless.
Viaggiando in giro per il mondo ho la necessità di qualcosa che possa essere al mio collo per tutto il giorno,
ma non posso rinunciare a raccontare storie incredibili e scatti che rendano giustizia alle emozioni che ho
provato.
Dal vento gelido delle Scogliere di Moher alle acque dorate del punto più basso del mondo in Giordania, la
Foresta Ammazonica in Perù e gli incredibili colori dei Caraibi. Queste sono soltanto alcune delle
meravigliose esperienze che ho potuto narrare attraverso l’occhio fotografico di una Sony Alpha.
Alla prossima avventura!