Ci eravamo lasciati con le meraviglie della Puglia raccontate da Marika Marangella, ci ritroviamo ora con Andrea Laurenza alla scoperta della Liguria. Se Laura La Monaca aveva immortalato il litorale ligure nel corso del suo turno (che l’aveva vista visitare e raccontare anche Torino e Milano), Andrea si è dedicato invece ad immortalare l’entroterra. Ecco di seguito il racconto di Cipo (@cipos).
Andrea, come è andata la tua esperienza a #ItalianHiddenBeauties?
Ciao! bene, sono state due settimane davvero divertenti per me. Da tanto tempo non mi dedicavo alla fotografia paesaggistica ed è stata una piacevole ri-scoperta, i miei soggetti sono solitamente le persone e la loro vita, allontanarmi da questo mi ha fatto riassaporare sensazioni quasi dimenticate.
Quali bellezze della Liguria hai deciso di immortalare durante il tuo turno?
Quando si pensa alla Liguria ci si immagina il mare, e fotografare le sue spiagge, le sue cittadine marine mi sembrava scontato.
Ho la fortuna di abitare nell'entroterra ligure, vicino alla storica Ferrania, piccola cittadina diventata famosa per i suoi rullini fotografici, ho voluto mostrare la parte della Liguria che non ti aspetti.
Mi sono svegliato spesso all'alba, zaino in spalla e via!
Ho camminato per i boschi, mi sono fermato vicino a fiumi e piccoli laghetti, sono inciampato in luoghi abbandonati ma pieni di storia.
Sei un fotografo matrimonialista, uno storyteller e il tuo nome d’arte è “Cipo's”. Raccontaci come è nato questo nickname!
Cipo è il soprannome che mi hanno dato i miei amici quando ero ragazzino.
Quando ho deciso che il fotografo sarebbe stata la cosa che avrei fatto da grande avevo bisogno di un nome per lo studio.
Non è stato semplice trovarlo, volevo che dentro quel nickname ci fosse un po’ della mia vita e un po’ di quello che è il mio modo di vedere la fotografia.
Così, grazie a Marta (la mia compagna) è nato Cipo's che è la sigla di Can I Photograph Our Soul?
La domanda che qualsiasi fotografo si fa almeno una volta nella vita è "posso fotografare l'anima?", io mi sono sempre chiesto se nelle mie fotografie oltre all'anima delle persone stessi mettendo anche un pezzo della mia, così il "posso fotografare l'anima" è diventato "posso fotografare la nostra anima?" un giorno forse, riguardando le mie fotografie riuscirò a darmi una risposta.
“Se l’obiettivo è rivolto verso se stessi non si vede nulla”: cos’è che muove la tua fotografia e la tua voglia di raccontare le storie delle persone?
Questa citazione di Mario Dondero, famoso fotogiornalista genovese, racchiude l'essenza della fotografia secondo me, è presente sul mio sito e mi accompagna in ogni foto che faccio.
Spesso l'ego di noi fotografi (e non solo, nella società moderna) viene prima di ogni altra cosa.
Spesso si scatta solo per se stessi.
Quando mi sono avvicinato alla fotografia la cosa che più mi ha affascinato era la possibilità di regalare alle persone una memoria visiva di quello che poteva essere un momento della loro vita.
Ho fotografato molto in strada, in mezzo alla gente.
Ogni volta che facevo uno scatto che ritenevo valido, mi avvicinavo al mio soggetto, mi presentavo e gli facevo vedere la foto che avevo scattato, questa mia sfacciataggine mi ha permesso di conoscere tantissime persone, qualcuno di loro mi ha persino raccontato a cosa stava pensando in quel preciso istante.
Cerco sempre di raccontare qualcosa attraverso le mie fotografie, e lo faccio senza mai intervenire, lascio che le cose accadano da sole.
Non possiamo però non parlare dell’attrezzatura Alpha, che ti ha accompagnato in questo tuo racconto della Liguria! Che impressioni hai avuto?
Sono ormai da anni un fedelissimo Sony, in questo momento il mio "parco macchine" comprende una a7II e una a7R (di cui sono innamoratissimo), provare la a7SII e la a7RII è stato davvero interessante, oltre l'ormai riconosciuta maneggevolezza ho trovato due corpi macchina rivoluzionari e ricchi di funzionalità.
Per quello che è il mio modo di fotografare forse trovo più adatta la a7RII.
Quali potenzialità hai riscontrato nelle macchine Alpha e nelle ottiche?
Entrambi i corpi macchina mi hanno impressionato notevolmente, il dettaglio della 7SII in condizioni di luce bassa è semplicemente pazzesco, la risoluzione della 7RII, i suoi contrasti e le sue ombre mi hanno letteralmente conquistato, e sarà la new entry nella famiglia Cipo's!
per quanto riguarda le ottiche che dire?
Io lavoro esclusivamente con ottiche fisse ma ho trovato nel 24-70 un fantastico amico, non l'ho quasi mai staccato, veloce e preciso, con una resa fantastica, che sia lui la mia chiave di volta verso gli zoom?
Del 50mm e del 85mm ne sono totalmente innamorato invece! Una resa di contrasti colori e bokeh davvero meravigliosa, l'85mm forse è il miglior obiettivo per ritratti mai provato prima!
Lo zaino prosegue ora il suo viaggio tornando in Lombardia, dove Marco Allegri (@viaggiatori) metterà alla prova l’attrezzatura Alpha.
