E' la solita manfrina commerciale ed ingannevole per farci acquistare i tv senza la dovuta attenzione...vi racconto la mia esperienza: circa a metà del 2016 acquistai in una notissima catena di elettronica di Bologna un tv Panasonic 4k (credo la sigla fosse CX-900). Portato a casa il tv, era oggettivamente bellissimo, ma una volta acceso iniziò la brutta sorpresa: qualsiasi canale del digitale terrestre trasmesso a risoluzione normale, veniva reso dallo schermo in modo imbarbagliato, sfocato...non vi dico la difficoltà di seguire la traiettoria della pallina da tennis sul canale Supertennis per l'appunto.
Le ho provate tutte, variando ogni possibile combinazione di menù immagine, impostazioni digitali di visione, etc.
Mi reco in un altro famosissimo store concorrente di Bologna, e casualmente incontro l'allora responsabile Italia di Sony, al quale racconto il problema.
Salta così fuori che per i tv 4k (almeno tra i primi usciti nel 2016) quello che i commessi non ci raccontano è che essi rendono bene con trasmissioni native 4k (praticamente nessuna ancora oggi), chiaramente in esposizione vengono dimostrati con video in altissima risoluzione ideati dalle case produttrici stesse, ovvio che in negozio si veda bene.
Decido allora di riportare indietro il Panasonic, e lo permuto con il top di gamma dei full hd di Sony da 43 pollici (kdl43w808cbaep), scelta rivelatasi felicissima, infatti il tv si vede da Dio.
Tuttavia, leggendomi alcuni "technical papers" relativi ai vari meeting internazionali dedicati agli standard digitali (cosa che nessun utente medio farebbe), scopro per tutti i tv allora prodotti di tipo full hd ed aventi il sintonizzatore DVB-T2, per avere la certezza che fosse compatibile con i futuri standard doveva essere specificato nei dati tecnici "HEVC 265". In mancanza di tale specificazione, con tutta probabilità si sarebbe trattato del precedente "HEVC 264". L'unica eccezione di quel periodo erano i tv Samsung di fascia medio-alta ed alta, che invece nelle specifiche indicavano espressamente "HEVC 265".
In pratica la codifica "HEVC 265" consente di veicolare una densità di informazioni digitali notevolmente maggiori della 264, a parità di bit. Questa caratteristica è molto utile per non saturare la banda con le prossime trasmissioni "pesanti" in 4k, questa la ragione ufficiale dell'adozione della nuova codifica.
In realtà più di un amico/tecnico mi ha confessato che, ad esempio, le stesse tramissioni dichiarate in full hd (come Sky hd) hanno in realtà una risoluzione solo intermedia tra hd e full hd.
Se quello che mi hanno detto fosse vero, mi sembra già di immaginare il futuro prossimo, quando tutte le trasmissioni saranno dichiarate in 4k, ma in realtà saranno in full hd o qualcosina in più.
Io lo sapevo già che il mio Sony era Hevc 264 e non 265, ma considerate che avevo ancora il tv a tubo catodico Panasonic da 32 a 16/9 (regalatomi da un amico danaroso già passato ai maxi-schermi)...insomma, era ora di fare un grosso step qualitativo con un full hd top ed android tv.
Bisognerebbe diffidare sempre dei consigli ricevuti dai commessi dei megastore, perché certe cose o non le sanno, o se le sanno non le vengono a dire certo a noi consumatori...che appunto dobbiamo sempre consumare.
Gli espertoni dell'industria elettronica si sono accorti che uno dei pochi "elettrodomestici" rimasti che ancora aveva un ciclo di sostituzione lunghissimo (10/15/20 anni), a parte il frigorifero, era il tv...e allora via con l'hd ready (che si vedeva peggio dei tubo catodico Sony e Panasonic top di gamma), poi con il full-hd, poi con il full-led (troppo costoso), poi con l'edge-led (ovviamente peggiore nel contrasto del nero perché non è "local dimming").
C'erano dei bellissimi plasma (i Pioneer Kuro, poi i Panasonic serie VT, nel tempo ulteriormente migliorati acquisendo brevetti e tecnici Pioneer), ma avevano un difetto: duravano troppo (male, perché l'industria vuole che cambiamo tv ogni 5 anni), molto più degli omologhi a led, erano "per natura" local dimming, avevano tempi di risposta più veloci, ed una gamma di colori più estesa e naturale. Li hanno affossati, prima con la scusa dell'effetto memoria (nel tempo eliminato), poi con la storia del mercurio e della velenosità di alcuni elementi (nel tempo eliminati anch'essi).
La verità, secondo me, è che negli ultimi anni ci hanno venduto tonnellate di decoderini per il tubo catodico, poi hd-ready e full-hd senza rivelarci la codifica, poi smart-tv, poi android-tv (sempre senza rivelarci la specifica)...e da Luglio 2022 saremo costretti o a ricomperarci un altro decoderino "HEVC 265", o un nuovo tv compatibile con la nuova codifica...altri soldi da spendere.
In definitiva, ci hanno spacciato l'Oled, poi si è scoperto che i pixel erano organici e si deterioravano presto, poi i pannelli curvi, e non sono piaciuti, poi il 4k, ma non siamo pronti con le trasmissioni, il full-hd è ottimale per noi, ma ci hanno fregato non menzionandoci del cambio di codifica...complimenti veramente!
Ora un amico dotato di buon senso, potrebbe dire: "ma non si può fare come con il pc, ossia un aggiornamento via software del codec?". NO, e sapete perché? Perché questi codec sono stati ideati per essere implementati via hardware e non via software, per cui da questo punto di vista un upgrade "informatico" non è possibile.
Consumate gente, consumate...
Il mio personale consiglio è di non saltare mai subito sul carro dell'ultima novità, dell'ultima "feature", ma di entrare nel mercato con un eventuale acquisto solo quando la situazione si è stabilizzata e "maturata"...tanto l'Italia è sempre indietro anni rispetto agli altri paesi europei, e c'è sempre il rischio che pochi anni dopo il 2022, si scopra che è in arrivo, ad esempio, un ulteriore HEVC (266?), e saremo sempre costretti ad inseguire in ritardo...e a spendere all'infinito.
Questo è il mio punto di vista.
Davide
